Esso medesimo luce di luce propria come una stella; e la Terra è oscura come i pianeti, i quali non risplendono che per la luce cui ricevono dal Sole e cui riverberano anche verso di noi. Insomma la Terra si rassomiglia ai pianeti, e il Sole invece à tutte le proprietà delle stelle. Ma le stelle (41. II.) stanno ferme, ed i pianeti in ogni ipotesi percorrono una propria orbita. Dunque il Sole sta fermo come quelle, e la Terra percorre annualmente un'orbita, come questi.
2°. Il secondo argomento è tratto dalla maggior semplicità del sistema copernicano su tutti gli altri. Non possono mettersi in discussione i sistemi caldeo ed egiziano; perchè non rispondono ai fatti; ed è perciò che furono loro surrogati il tolomaico ed il ticonico. Resta dunque a vedere se il sistema copernicano, il quale non è che un più compiuto svolgimento del pitagorico, sia da preferirsi al ticonico ed al tolomaico. Ora nel sistema ticonico conviene ammettere non solo un'immensa velocità nelle stelle e nel Sole, e supporre che questo circoli e diurnamente ed annualmente intorno alla Terra, e quelle si muovano e pel moto diurno e per la precessione; ma di più bisogna accettare che tutti i pianeti percorrano realmente una propria orbita intorno al Sole, ed inoltre sieno trascinati da questo, e portati in giro ogni giorno intorno alla Terra ed ogni anno intorno all'ecclittica. Invece nel copernicano ciascun pianeta percorre la sua sola orbita e nulla più; il Sole sta fermo; e le stelle non ànno nè il moto diurno, nè quello di aberrazione, nè quello di precessione.
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