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      3°. È un fatto (27. I. 2°) che i pianeti inferiori nella congiunzione superiore appariscono più piccoli, e più grandi nella inferiore. Dunque certamente nel primo caso sono più lontani dalla Terra, e più vicini nel secondo. La qual cosa si concilia assai bene colla supposizione (cui essa per altro non dimostra), che nella congiunzione superiore passino al di là del Sole, e nella inferiore al di qua del medesimo.
      4°. [vedi figura 047.gif] Anche i fatti dei pianeti superiori armonizzano bene coll'ipotesi copernicana. Perocchè il loro apogeo coincide colla congiunzione, ed il perigeo colla opposizione (27. I. 2°). E veramente se al movimento loro (fig. 47.) è più centrale il Sole (S) della Terra (T); nel caso della opposizione (STG), la distanza (GT) loro dalla Terra sarà uguale alla distanza (GS) dal Sole, meno la distanza (ST) di questo da quella; nel caso poi della congiunzione (T'SG'), disteranno (G'T') dalla Terra, quanto (T'S) dista questa dal Sole, più tutta la distanza loro (GS') dal Sole medesimo.
     
      II. PROPOSIZIONE.
      Tutti i pianeti primarii, tanto inferiori, che superiori, esclusa la Luna, girano intorno al Sole.
      Dimostrazione della 1a parte. Tutti i pianeti primarii inferiori nella congiunzione inferiore si mostrano oscuri; nell'altra ci appariscono come un disco tutto splendente; nelle elongazioni massime poi ànno l'aspetto di una falce, come la luna nelle quadrature. Dunque nella prima congiunzione rimane incontro alla Terra quella loro metà, che è nascosta al Sole, ossia oscura; e però allora passano al di qua di esso.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





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