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      Risoluzione. Si determini in un tempo qualunque il sito geocentrico del pianeta; quindi si attenda l'istante della prossima congiunzione, od opposizione, e di nuovo si determini il sito geocentrico per quell'istante. La differenza angolare dei due siti, fatta la correzione dell'arco percorso dal pianeta fra le due osservazioni, è la parallasse cercata. Dimostrazione. Il sito geocentrico è identico coll'eliocentrico, nel momento in cui accade la congiunzione o l'opposizione. Dacchè allora le due rette, che congiungono il Sole e la Terra col pianeta, si confondono insieme. Siccome per altro tra una osservazione e l'altra il pianeta si trasloca per l'orbita sua, è necessario fare la riduzione dovuta a questo movimento, che si suppone cognito.
      2°. Trovare per la parallasse annua la distanza di un pianeta dalla Terra. Risoluzione. Bisogna principiare dal determinare la parallasse del pianeta nell'istante della quadratura, cioè in tal momento che le due rette (ST, SP), le quali congiungono il pianeta e la Terra col Sole, riescano ortogonali fra loro. Ciò fatto, si tracci sulla carta un angolo retto (TSP); e ad un lato (ST) di questo si dia una lunghezza proporzionale al raggio dell'eclittica, o alla distanza del Sole dalla Terra, distanza già ritrovata per mezzo della parallasse diurna; poscia sull'estremo (T) della retta stessa si faccia un angolo (STP) uguale al complemento dell'angolo (SPT) parallatico. La retta (PT), che forma quest'angolo, taglierà l'altro cateto (SA) indefinito in una porzione (SP) rappresentante la distanza del pianeta (P) dal Sole (S). Dimostrazione.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





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