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      Ma quello che è più, esse contengono in germe la gran legge della gravitazione universale; la quale spiega mirabilmente il moto incessante e l'imperturbato equilibrio di tutto il sistema solare. Kepler, allo scoprire nel 1618 la terza legge che (senza il moderno sussidio dei logaritmi) avea ricercato indefessamente fin dal 1600 in poi, fu trasportato a segno da sostenere la falsità dei suoi calcoli. Quale non sarebbe stato il suo entusiasmo, se avesse potuto prevedere che esso avea in qualche modo, colla invenzione delle sue leggi, preparata la scoperta ancor più grande fatta 30 anni appresso da Newton!
      II. Non son dunque del tutto anomale le distanze dei pianeti dal lor centro comune; vi è una matematica relazione fra le distanze dei pianeti, ed i tempi delle loro rivoluzioni; sebbene la loro velocità sia varia, la descrizione delle aree è equabile; sebbene distino quando più quando meno dal Sole, questa non è un'anomalia, ma dipende dalla natura della curva regolarissima da essi percorsa. Ma supposto che il Sole e i pianeti si avvolgano continuamente intorno all'immobile Terra, ogni legge, ogni proporzione, ogni simmetria sparisce; subentra la confusione, il disordine, la complicazione; e Re Alfonso può giustamente vantarsi della più grande delle assurdità, di aver cioè concepita un'idea più semplice di quella, che à saputo immaginare l'infinita Sapienza creatrice.
     
      ARTICOLO IV
     
      REALE SISTEMA STELLARE
     
     
     
      55. Spiegazione della precessione, e della nutazione.
      Non solo il moto diurno ed annuo, ma anche quello di precessione e di nutazione appartiene alla Terra.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





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