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      Se la cosa fosse così, l'Universo si estenderebbe viemaggiormente nel senso della Galassia, ed assumerebbe la forma lenticolare, o di una immensa ellissoide; verso un estremo della quale ritrovandosi il nostro sistema solare, là si diraderebbero per noi le stelle; e la Via lattea, che in tal caso sarebbe essa sola l'Universo intero, si allargherebbe a destra e a sinistra, lasciando in mezzo uno spazio men denso di stelle.
      III. Comunque ciò sia, certo è che vi à tutto intorno a noi un oceano profondissimo di astri. Tolomeo ne contò solo mille e ventidue; ma più tardi si è calcolato che ad occhio nudo non se ne veggono meno di 2500; e con un telescopio di 7 piedi ne sono state contate bene 80 mila. Chi poi volesse giudicarne dalle 50 mila, che Herschel, con un telescopio di 20 piedi, à veduto in una zona di 2° sopra 15°, può ritenere per certo che in Cielo ritrovinsi ben 75 milioni di stelle. Anzi, secondo Zach, il firmamento è ornato dell'enorme numero di mille milioni di Soli. Ora se l'asse della Terra descrive in Cielo una circonferenza di trecento milioni di kilometri, la quale è tutta racchiusa dentro il disco della più piccola delle stelle visibili; se l'alfa della Lira è grande da sè sola a un dipresso come tutta l'orbita di Urano, cioè poco meno di tutto il nostro sistema solare, e ciò non ostante essa ci sembra un sol punto splendente; quanta sarà mai la distanza che separa stella da stella? Quale sarà l'immensità dello spazio, in cui nuota questo sterminato numero di smisurati corpi celesti?


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





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