Al presente presso la comune la Meteorologia à per oggetto non solo i fenomeni atmosferici accidentali, ma anche i costanti. Noi tratteremo di questi nel primo Articolo, cui intitoliamo dalle meteore per attenerci al più comune significato della parola. Rimanderemo poi al secondo i fenomeni terrestri, che alcuni autori recentissimi annoverano fra le meteore.
II. Ma si avverta, che in questa Parte puramente osservativa della Fisica dovremo limitarci ad esporre e narrare i fatti tali, quali ei si rivelano, e in tutte le loro circostanze, senza darne spiegazione veruna. Sarà nella Parte sperimentale, che verrà riconosciuta l'esistenza, e verranno stabilite le leggi di quelle cagioni, dalle quali derivano questi importanti fenomeni: ed è perciò, che in essa solamente potremo dedurli dalle proprie cagioni, con che essi verranno ad essere spiegati. Se non che alcune poche spiegazioni, richiedendo il sussidio del calcolo, potranno assai utilmente essere rimandate alla Fisiometria.
ARTICOLO I
METEORE
60. Generale classificazione delle meteore.
I. SCOLII.
1°. Tutti conoscono ad un dipresso le stelle cadenti, l'arcobaleno, il lampo, la folgore, il turbine, la procella, la grandine, la pioggia, la neve, i crepuscoli, l'azzurro del Cielo; ossia i fenomeni che si veggono sotto la Luna, e però non sono cosmici.
2°. Fra questi fenomeni gli straordinarii si riducono ad apparenze luminose od ignee; ad acqua, che sotto varii aspetti e forme precipita in terra, oppure ingombra l'atmosfera; e ad agitazioni più o meno impetuose dell'aria.
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