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      24°. [vedi figura 061.gif] La luce, che accompagna la folgore, si denomina lampo.
      25°. Fra i lampi à nome baleno un chiarore diffuso, che ad uno o più tratti velocemente illumina tutta la massa nuvolosa, o soltanto ne orna di luce il contorno.
      26°. I baleni, ai quali non si associa verun fragore di tuono, chiamansi lampi di caldo.
      27°. È chiamata contraccolpo la scossa violenta, e qualche volta anche mortale, che provano gli uomini e gli animali (B) a distanza talvolta non piccola dal luogo (P), in cui è scoppiato il fulmine.
      28°. Si trovano spesso nella direzione, in cui è passato il fulmine, dei tubi vetrificati, lunghi talora 6 o 7 metri. Questi portano il nome di tubi fulminei o fulguriti.
      29°. Si asserisce, che talora il fulmine sceso a terra ritorni alle nuvole; e allora riceve la denominazione di folgore secondaria, o di ritorno.
      30°. Nelle notti oscure per lo più sopra i prati, le paludi, i cimiteri, ed altri luoghi umidi e grassi accade di vedere una fiamma, che vi sta diritta dinanzi; la quale se timido retrocedete v'insegue, e fugge, se voi tentate investirla. Suol chiamarsi fuoco fatuo, o pazzo.
     
      II. SCOLII.
      Aggiungeremo qui alcune brevi considerazioni sulle meteore or ora definite.
     
      1°. Le stelle cadenti in alcune notti serene sono molto abbondanti. Infatti si riferisce che nelle notti tra il 10 e 11 di Agosto, ed il 12 e 13 Novembre se ne veggono sfolgorare perfino 60 a ora. Si noti inoltre che esse qualche volta seguono tutte la stessa direzione; e accade non di rado che lascino dietro di sé delle striscie luminose.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





Agosto Novembre