II. SCOLII.
1°. Le acque attraversando le terre e le rocce, incontrano talvolta delle materie solubili, se ne impossessano, e scaturendo dal suolo dànno nascimento alle sorgenti di acque minerali.
2°. Alcune acque minerali sono potabili, anzi parecchie ànno virtù medica.
3°. Le acque minerali distinguonsi in saline, acidule, ferrugigne, e solforate. Fra le saline sono dette salate senza più quelle, nelle quali domina il sal marino; amare o purgative, se contengono il solfato di magnesia; alcaline, se vi si rinvenga molto sottocarbonato di soda.
4°. Le acidule ànno sapore agro; ed agitate sviluppano molte bolle d'acido carbonico. Sono tali le nostre acquacetosa ed acquasanta, non che l'acquarossa presso Viterbo.
5°. Le ferrugigne ànno sapore stitico, cioè afro e lazzo, e divengono cerulee o nere per l'infusione di galla, o di scorza di quercia. Vi appartengono le termali di Pozzuolo, e l'acqua del Campaccio presso alla Tolfa.
6°. Le solforate mandano odore di acido idrosolforico ed oscurano l'argento. Sono solforate termali le acque delle terme Taurine, e della Ficoncella presso Civitavecchia, quelle di Stigliano, quelle del bulicame di Viterbo, e quelle della Porretta nel bolognese. Sono poi solforate fredde quelle di Santalucia e del Castello Delluovo a Napoli, e quelle di Bifonica presso Firenze. Ma fra queste le più celebri sono le Albule di Tivoli.
7°. Le stallattiti sono formate dalle acque, che tengono sciolte delle materie calcaree. Le acque di Tivoli depositano, scorrendo, gran quantità di materia calcare, che s'agglomera, s'indurisce, e diventa il travertino.
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