8°. Sui monti Pila in Francia, e Ginevra nell'alta Italia v'à delle sorgenti d'acqua così fredda, che non si può bere. Alcune sono tepide ed ànno una temperatura simile all'umana, cioè di 37C°. La più calda sorgente di Sangiuliano presso Lucca à la temperatura di 54°; quella di Abano in vicinanza di Padova ascende fino a 99° ed a ben 100° giunge quella di Oelve in Islanda.
9°. Alcune sorgenti ànno variato di temperatura in occasione di tremuoti, o di eruzioni vulcaniche. S'intende già che una sorgente, la quale abbia una temperatura costante ed uguale alla media atmosferica, in estate sembri fredda, e calda nel verno.
10°. Il calore delle termali dipende dai vulcani, vicino ai quali esse passano o dai fuochi, che trovansi nel seno della Terra, oppure anche da semplici azioni chimiche.
68. Esalazioni, terreni ardenti, salse e mofete.
I. DEFINIZIONI.
1°. Si chiamano salse e da alcuni vulcani gassei, ma potrebbero anche dirsi semivulcani aeroargillosi certe masse di terra salata, donde esce a sprazzi e a getti una melma semiliquida e qualche gasse.
2°. Sono chiamati mofete i bassi strati costituiti da acido carbonico, come quella della Grotta del Cane presso Napoli.
3°. Diconsi terreni ardenti, fiamme, fontane ardenti, o vulcani idropirici le emanazioni, che ardono da sè tranquillamente; come quella di Pietramala lungo la via da Firenze a Bologna.
II. SCOLII.
1°. Da innumerabili luoghi sorgono spontanee varie specie di gassi, come l'acido carbonico, l'acido idrosolforico, ed il nitrogene.
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