6°. Il più semplice sismografo è quello così detto di Pistolesi. Esso consiste in un ago calamitato sospeso orizzontalmente, per mezzo di un filo di seta lungo e fino, nel centro di un cerchio di ferro dolce di diametro un poco maggiore dell'ago stesso. In occasione di terremuoto il filo dell'ago è rimosso dalla verticale nel senso della scossa, e l'ago va così a battere con un suo polo sopra quel tal punto dell'anello di ferro, che à lo stesso azzimutto della direzione della scossa, e vi resta attaccato.
7°. Il così detto sismografo di Cacciatore è composto di un recipiente di legno munito all'orlo di 8 fori, diametralmente opposti, o fatti nel medesimo piano orizzontale, e comunicanti per mezzo di canaletti di ferro con altrettanti bicchieri. Il recipiente è pieno fino al fori di idrargiro: il quale nel caso di moto ondulatorio trabocca da due fori opposti, in caso di sussultorio si getta in tutti i bicchieri.
8°. I progressi delle scienze fisiche, benché non ci abbiano ancora disvelate tutte le cagioni dei fenomeni terrestri, ànno per altro sufficientemente provato, che quelli fra essi, che ci atterriscono o ci affliggono, nascono da quegli stessi agenti fisici, i quali producono quei mille altri, che tornano a noi giovevolissimi. Cadono quindi le assurdità del manicheismo; e le favole di Encelado e Tifeo sotto i monti ignivomi; della fucina di Vulcano nell'Eolie; di Plutone che rapisce in Sicilia (cioè vicino all'Etna) la figlia di Cerere; e di Nettuno che scuote la Terra. Tutti i naturali fenomeni e tutte le cagioni loro sono produzioni dell'unico Artefice dell'Universo.
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