8°. Strato erbaceo vien denominato quello, che č formato di cellule globulose e poliedriche con clorofilla.
9°. Dicesi libro la parte fibrosa e vascolare della corteccia, che č composta di straterelli concentrici, uniti strettamente fra loro come i fogli di un libro.
10°. Uno strato di tessuto cellulare assai delicato, che separi il legno dalla corteccia, ā nome zona generatrice od endoderma da endon dentro, e da pelle.
11°. La radice č detta fittone quando si approfonda verticalmente nel suolo.
12°. Chiamasi rizōma il brevissimo fusto delle piante, che sembrano nascere dal colletto. La radice fu detta riza.
13°. La parte cilindrica sostenente la foglia č detta picciuolo.
14°. Lembo si domanda la parte piana ed allargata.
15°. Le foglie senza picciuolo si dicono sessili.
16°. Le foglie della forma di squammette chiamansi brāttee o glume.
17°. Č denominata spata una grande brattea, che ricopre i fiori prima della fioritura, e per solito si fende per lasciar loro un passaggio.
18°. Sono chiamate stipule le piccole squamme od espansioni verdi, le quali accompagnano alla base il picciuolo, o vi aderiscono.
19°. Si dā nome di viticci, cirri o vrilli gli organi filamentosi, che si ravvolgono intorno ai corpi vicini, e servono a sostenere le piante arrampicanti.
20°. Son detti spine quegli organi, che provengono dal prolungamento del tessuto ligneo, e sono quasi squamme prodotte dallo sviluppo anormale di altri organi: come veggonsi nel prugno selvatico, nel cedro, e nell'uva crispa.
21°. Aculei o pungiglioni sono organi prodotti dalla corteccia, dalla quale possono essere distaccati con molta facilitā, come osservasi nelle rose.
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