Questa prima nascita anteriore al Sole e visibile si chiama la sua levata eliaca. Siccome dopo tal levata il Nilo usciva dal suo letto, così questo fenomeno era d'interesse comune. Nel giro per altro di 1470 anni, che era chiamato il periodo sotiaco, la levata eliaca di Sirio rispondeva successivamente a tutte le date dell'anno. E pare che i primi, ad aggiunger un quarto di giorno all'anno, sieno stati i sacerdoti egiziani (aggiunta che Platone considerò come un loro arcano), e che i medesimi abbiano a ciascun giorno della settimana dato il nome di un loro Dio.
In Grecia anticamente si usava il calendario introdotto da Metone l'anno -432. Questo era lunisolare. L'anno cominciava colla neomenia prossima al solstizio estivo; e si componeva di 12 mesi, ognuno dei quali comprendeva 29 o 30 giorni alternamente. Quindi ogni due o tre anni ve n'era uno detto embolismico, nel quale si replicava il mese Possideon di 30 giorni.
L'anno mussulmano è lunare di 12 mesi, ognuno dei quali è composto di 29 o 30 giorni. Quindi esso non contiene che 354 giorni ed i mesi cadono in ogni stagione successivamente.
Roma dapprima ebbe il calendario di Romolo, nel quale l'anno era scompartito in dieci mesi. Il primo dei quali fu consecrato al preteso padre di Romolo stesso, e però si disse Marzo. Il secondo fu dedicato a Venere, e da un'appellazione greca di questa deessa fu chiamato Aprile. Poi veniva il Maggio, così detto da Maia madre di Mercurio. Quindi Giugno intitolato a Giunone. Dopo seguivano il Quintile, ed il Sestile; il primo dei quali ricevè più tardi il nome di Iulius, in onore di Giulio Cesare nato in quel mese, ed il secondo fu dal Senato romano denominato Augustus, perchè in esso Augusto operò le sue più gloriose gesta.
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