I Greci apposero agli anni successivi questi 19 numeri scritti a caratteri d'oro nei luoghi pubblici. Quindi il nome di numero aureo. Si chiama poi epatta l'età della Luna il l° di Gennaro, ossia il numero che esprime di quanti giorni al principiar dell'anno sia già passata la neomenia.
Quanto poi al Sole è da sapere, che ogni 28 anni giuliani i medesimi giorni della settimana cadono nei giorni stessi del mese. Questo periodo di 28 anni fu chiamato ciclo solare. Se a ciascun giorno del mese si apponga una delle prime lettere dell'alfabeto, basta sapere ogni anno quale lettera corrisponda alla Domenica, per conoscere che giorno è dalla lettera apposta alla data corrente. Quella lettera si chiama domenicale.
Nei tempi di Costantino e de' seguenti imperatori si usavano le indizioni, come citazioni ai tribunali. Poscia esse servirorio a formare un periodo di 15 anni adottato dai Papi, e dai Veneziani per giunta alle date. Si crede che quest'uso abbia avuto principio nel 512; e così la prima indizione sì può riportare all'anno -3. Quindi l'indizione romana è l'anno che rimane dopo aver diviso per 15 il numero degli anni trascorsi da 3 anni avanti l'èra volgare in poi.
Or bene; il periodo giuliano è un ciclo, di cui molti autori fanno uso, proposto da Giuseppe Scaligero nel secolo decimosesto. Moltiplicando i sopraddetti tre cicli, cioè il solare, che è 28, il lunare 19, e quello d'indizione 15, si ottiene 7980. Questo numero costituisce appunto il periodo giuliano, durante il quale è impossibile che s'incontrino insieme gli stessi numeri dei tre cicli, che ne sono fattori.
| |
Greci Luna Gennaro Sole Domenica Costantino Papi Veneziani Giuseppe Scaligero
|