E per tornare più dappresso al mio tema, chi non riderebbe di un Professore di Astronomia, il quale la mattina appena svegliato, desiderando sapere se sia ancora giorno, chiamato a sè il cameriere, si facesse ad interrogarlo così: La parte orientale del nostro orizzonte è ancor giunta, per la sua rivoluzione diurna, a sottoporsi al Sole? Oppure anche meglio, per evitare la parola orientale falsa per molte ragioni, e più per non rinnegare la rifrazione della luce: La Terra è giunta a tale, nel suo diurno ravvolgimento da ovest verso est, che qualche raggio solare sia pur finalmente divenuto tangente a quella porzione di superficie terrestre, cui noi abitiamo?
E si vorrebbe che nella Sacra Scrittura fossero state registrate queste sciocchezze qualche migliaio di anni fa? Avea detto bene io nella nota antecedente che quelli, i quali, al sentir parlare del moto della Terra (e questo è vero anche in tutti gli altri casi), escono in qualche frizzo contro Roma e i Preti (cioè contro la Chiesa), o sono istruiti, e allora parlano per malignità; o ànno fede, e parlano come pappagalli.
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Questo teorema può dimostrarsi ancora con un facile ragionamento geometrico.
Nel triangolo COP (Fig. 50.) certamente OC, cui diremo r, sta a CP, cui chiameremo d, come il seno di CPO, cui rappresenteremo per p, sta al seno di COP. Ma COP è uguale a COH più HOP, ossia è uguale a 90° più l'altezza dell'astro, la quale potrà esprimersi per a.
[vedi figura 050.gif]Dunque potremo scrivere così: r:d :: sen p:sen.
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