PARTE SECONDA
FISIOPEIRIANOZIONI PRELIMINARI
* 1. Oggetto della Fisica sperimentale.
Alla descrizione di tutta l'immensa fabbrica dell'Universo, e delle varie parti, onde risulta; alla esposizione dei grandi fenomeni celesti, meteorici, e terrestri, dei quali ognuno brama saper le cagioni; alla enumerazione e classificazione degli esseri diversissimi, che formano, rivestono, od abitano il nostro globo; dee tener dietro uno studio assai più profondo ed è quello dei corpi in sè medesimi; ossia della materia, da cui sono costituiti questi esseri, i quali appartengono a regni e famiglie tanto differenti; e delle sue forze, le quali sono la cagione di quei sorprendenti fenomeni, e si congiungono insieme e si intrecciano in bell'armonia a produrre il meraviglioso spettacolo della Natura. Or questo studio non può farsi, senza che i corpi si alterino artificialmente; senza che i misti si scompongano nei loro componenti; senza che si cimentino, e spesso ancora si stimolino le forze della materia ad agire sotto condizioni straordinarie; e senza che finalmente si mettano talora a nudo i congegni, dei quali si servono gli agenti fisici (P.Ia. 2. II. 4a) nelle loro più recondite operazioni; e per dirlo con una parola sola, non può farsi senza gli esperimenti (P.Ia. 4.I. 2a). Il perchè in questa Parte, la quale, essendo per varii capi dissomigliante da quella che suol dirsi Fisica sperimentale, abbiamo chiamato Fisiopirìa, ed anche, a cessare ogni equivoco, (P.Ia. 5. II) Fisiopeirìa; in questa Parte, dico, studieremo in un modo più generale la materia, esaminandone le proprietà, rintracciandone le energie.
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