Pagina (4/424)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      3° Invece è manifesto che queste due proprietà bastano a fornirci l'idea di corpo: giacchè ovunque noi le troviamo riunite, ivi senza cercar più oltre, diciamo essere un corpo o della materia. Dunque ecc.
     
      III. COROLLARIO. Dunque per corpo o materia s'intende un essere esteso e resistente. Dappoichè è chiaro, che tale essendo, almeno rispetto a noi(2), la essenza del corpo, essa somministra al Fisico la definizione nominale della materia.
     
      3. Estensione.
      E qui è utile soffermarsi brevemente a fare qualche avvertenza fondamentale sull'estensione e sulla resistenza. E prima sull'estensione.
     
      I. SCOLIO. L'estensione di un corpo qualunque è variabile. Imperocchè nelle continue mutazioni, accrescimenti, e corrompimenti, ai quali tutto giorno va soggetta la materia, da un lato noi veggiamo spesso un corpo sciogliersi in parti, ognuna delle quali ci apparisce estesa, ed esistente separatamente da se sola; dall'altro veggiamo queste parti medesime talora aggregarsi fra loro, o combinarsi con altre, per dar nascimento ad un nuovo corpo, od accrescimento a qualche altro dei già preesistenti. Chi non sa che talora nuove parti si applicano ed aderiscono esternamente sulla superficie di un corpo inorganico, e così ne aumentano l'estensione per giustaposizione, come suol dirsi? Chi vi à che ignori, come nei corpi organizzati viventi si introducano continuamente nuove particelle, le quali dopo essersi colà dentro alterate ed organizzate alla maniera delle preesistenti, vale a dire assimilate, fanno sì che per intus susceptionem, come chiamano, un piccolo seme si tramuti in un albero colossale?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





Fisico Estensione