3° Invece è manifesto che queste due proprietà bastano a fornirci l'idea di corpo: giacchè ovunque noi le troviamo riunite, ivi senza cercar più oltre, diciamo essere un corpo o della materia. Dunque ecc.
III. COROLLARIO. Dunque per corpo o materia s'intende un essere esteso e resistente. Dappoichè è chiaro, che tale essendo, almeno rispetto a noi(2), la essenza del corpo, essa somministra al Fisico la definizione nominale della materia.
3. Estensione.
E qui è utile soffermarsi brevemente a fare qualche avvertenza fondamentale sull'estensione e sulla resistenza. E prima sull'estensione.
I. SCOLIO. L'estensione di un corpo qualunque è variabile. Imperocchè nelle continue mutazioni, accrescimenti, e corrompimenti, ai quali tutto giorno va soggetta la materia, da un lato noi veggiamo spesso un corpo sciogliersi in parti, ognuna delle quali ci apparisce estesa, ed esistente separatamente da se sola; dall'altro veggiamo queste parti medesime talora aggregarsi fra loro, o combinarsi con altre, per dar nascimento ad un nuovo corpo, od accrescimento a qualche altro dei già preesistenti. Chi non sa che talora nuove parti si applicano ed aderiscono esternamente sulla superficie di un corpo inorganico, e così ne aumentano l'estensione per giustaposizione, come suol dirsi? Chi vi à che ignori, come nei corpi organizzati viventi si introducano continuamente nuove particelle, le quali dopo essersi colà dentro alterate ed organizzate alla maniera delle preesistenti, vale a dire assimilate, fanno sì che per intus susceptionem, come chiamano, un piccolo seme si tramuti in un albero colossale?
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Fisico Estensione
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