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      III. DEFINIZIONI. 1° La forza, la quale produce l'ostacolo, che i corpi oppongono alla penetrazione, è chiamata forza di resistenza, o anche resistenza senz'altro.
      2° Quella spinta contraria, o attrazione, o ripulsione, onde ogni corpo risponde agli urti o attraimenti o repulse che soffre, vien denominata reazione.
     
      * IV. SPIEGAZIONI. 1° La reazione dei corpi e la resistenza che essi oppongono alla penetrazione sono fatti primi, che dobbiamo contentarci di avere stabiliti e collocati al lor posto. Essi rivelano due forze positive residenti in ciascun punto materiale, coll'una delle quali ognuno di essi difende esclusivamente per sè il posto che occupa, coll'altra esso non dispiega solamente la sua attività nel senso in cui riceve la determinazione dallo stimolo, ma anche nel senso opposto, cioè contro lo stimolo medesimo. E quest'ultima è una resistenza vera, ossia resistenza nel senso più proprio della parola.
      2° Ma se questi fatti non ammettono ulteriore spiegazione; non può dirsi altrettanto di quelli, che abbiamo chiamato per metafora indocilità o renitenza alle mutazioni di stato e però è bene che ce ne occupiamo alquanto. Alcuni attribuiscono questa differenza, la quale passa fra la violenza che si esercita sopra di un corpo e l'effetto che se ne ottiene, l'attribuiscono, dico, ad una certa forza sui generis; forza (se posso dir così) conservatrice, residente in tutti i corpi, alla quale è affidata la cura di mantenere in essi lo statu quo. Ma questa forza non esiste. Basta una leggiera considerazione a convincerci, che questa apparente conservazione, più o meno tenace dello statu quo, risulta da due cagioni, le quali possono dirsi estranee al corpo che le manifesta.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424