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      Poi con alcune altre sostanze scelte opportunamente, quelle particelle delle prime sostanze, che furono alterate dalla luce, si portano via in maggiore o minore abbondanza, secondo che la detta alterazione fu maggiormente o minormente profonda. A questo modo la lastrina ritorna dove più dove meno scoverta e diafana: cosicchè se l'oggetto, che inviava la luce, fu una iscrizione, o un ritratto, essa rimarrà opaca in tutti quei punti, che rispondono alle lettere di quella, o alle parti oscure di questo; e quindi se ne otterrà sulla medesima la pittura a trasparenza. Or bene: nella brevissima estensione di un millimetro quadrato, nella quale non capirebbe una sola lettera di questa stampa, si ottiene da quattro anni in qua o un quadro che rappresenti più decine di persone o di cose, oppure una leggenda di molte centinaia di lettere; e l'uno o l'altra per mezzo del microscopio appariscono assai grandi e formati da linee tutte continue. Quanti punti di quelle sostanze impressionabili alla luce, costituiscono una di queste lettere? Quanti un solo lineamento di un ritratto? Senza andar più oltre in questa enumerazione, che potrebbe assai prolungarsi; il già detto basta a persuaderci, che quanto più si perfezionano le arti, tanto più avanti può spingersi la divisione dei corpi: e che perciò finchè si tratta di corpi, potranno mancare a noi i mezzi di divisione, non già ad essi l'attitudine ad esser divisi. Il che prova che ogni corpicciuolo, per tenue che sia, è per se medesimo sempre ulteriormente divisibile.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424