III. SINOSSI. Insomma competono ai corpi sei proprietà essenziali: la estensione, la resistenza, la figura, la mobilità, la divisibilità, l'inerzia. Sulle prime due abbiamo già esposte (3. 4.) alcune importanti avvertenze; sulle due altre è sufficiente quel poco, che ne abbian detto testè; rimane quindi che trattiamo un poco più distesamente delle ultime, della divisibilità cioè e della inerzia.
6. Divisibilità della materia.
Relativamente a codesto attributo essenziale dei corpi, soglionsi agitare con gran calore due controversie; l'esposizione delle quali può servire di schiarimento a tutto ciò, che dee dirsi in appresso.
Prima: i corpi, si domanda, potrebbero essere per se medesimi infinitamente, o almeno indefinitamente divisibili.
Seconda: esiste in natura qualche forza atta ad isolare stabilmente gli elementi della materia? A queste due questioni risponderemo il più brevemente che per noi si possa.
I. PROPOSIZIONI. 1° La divisibilità dei corpi è limitata.
Dichiarazione. Ricordiamoci innanzi tratto, che qui non è discorso della distinguibilità delle parti, ma sibbene della loro separabilità. Che nell'estensione, che ci mostra un corpo, non si finisce mai di distinguere nuove parti, e in questo senso la divisibilità sarebbe veramente infinita. Ma questa considerazione puramente matematica, e qui fuori di posto, e pecca del sofisma chiamato ignoranza di elenco. Imperocchè qui si ricerca, se una forza, almeno infinita, possa dividere un corpo in infinite parti, ognuna delle quali sia una porzione della sostanza, che formava l'intero corpo, e però ognuna sia una sostanza vera ed esistente da sè, specialmente dopo la divisione.
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Divisibilità
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