Conciossiachè il Mondo ci si offre come molteplice, ossia vi veggiamo più cose; ed i Metafisici dimostrano la stranezza di assegnare una causa unica e semplice di questa rappresentazione. Ma ogni corpo è parimente un molteplice. Non potrebbe dunque idearsi, che la cagione della sua parvenza fosse un'unità vera. Ora con qualunque metodo si decompongano i corpi, noi troviam sempre per componenti dei corpicciuoli, dei punti, che ci appariscono molteplici. Sarebbe quindi incoerenza accettar qui la stranezza di una cagione sola, o veramente semplice, di questi corpicciuoli molteplici. La deduzione di Cosmologia è, che dunque chi opera, per rivelarci la materia, è la materia medesima, cioè il molteplice; e noi veggiam sempre, e sempre sentiamo i corpi, non mai i loro elementi semplici. Dunque. aggiungiamo noi, nessuna di quelle cose, le quali ci si rivelano pei sensi, sono un semplice.
Dunque non accade mai, che il risultato delle nostre divisioni o decomposizioni, vuoi fisiche, vuoi chimiche, sia l'elemento semplice della materia, gettato là in disparte e segregato stabilmente da tutti gli altri. Dunque una forza, che riduca un corpo nei suoi elementi semplici, in Natura non v'è(5).
Conferma. Viene in conferma un argomento fisico di molto peso. Premettiamo che la teoria, che qui si difende, corre sotto il nome di atomismo corpuscolare; e chiamasi dinamismo o sistema dinamico l'opposta(6). Or bene; oltre che l'atomismo sembra più coerente ai fatti; oltre che il dinamismo, per confessione dei dinamisti medesimi, assai difficilmente si applica all'esperienza, e come una nebbia malefica diffonde la sterilità sui fenomeni naturali; oltre tutto ciò, dico, il solo atomismo è quello che si presta bene alla spiegazione di tutti i fenomeni della materia(7). Tanto che la moderna Fisica non ricorre mai al dinamismo; e quando non ritrova la cagione di un ordine di fatti fra i corpi che ci son manifesti pei sensi, non pensa mai ad attribuirli all'azione isolata di qualche elemento semplice, il quale nelle divisioni e suddivisioni dei corpi sia rimasto separato da ogni altro, e sussista da sè solo, e da sè solo operi: ma piuttosto suppone l'esistenza di un qualche fluido o materia nuova, ossia sconosciuta fin lì, ed irreperibile anche colle più squisite bilancie dell'orafo.
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