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      2° All'azione risponde sempre un'uguale e contraria reazione. Nella dimostrazione dell'inerzia dei corpi si ritrova la ragione di questo notissimo aforismo proposto da Newton, e però detto legge newtoniana, che deve premettersi come un postulato necessario per tutta la trattazione della Fisica sperimentale. Imperocchè, come abbiamo veduto (4. I. 2°), le forze dei corpi sono tali, che nell'esercitarsi si rivoltano eziandio contro lo stimolo. Essendo dunque inerti i corpi, come sotto l'eccitamento dello stimolo non possono non venire in atto, e debbon venirvi con tutta e sola quella energia che è determinata dallo stimolo; così questa loro reazione, che è contraria allo stimolo, I. non può mai mancare, e però "all'azione risponde sempre la reazione contraria"; II. dev'esser maggiore se maggiore è l'eccitamento dello stimolo, minore se questo è minore, ossia proporzionale allo stimolo. E poichè da molti fatti di Meccanica risulta chiaramente che questa proporzione è una vera uguaglianza; così, sebbene ontologicamente non possa dimostrarsi che la proporzionalità, pure fisicamente si ritiene che non solo in molti casi, ma per analogia in tutti "all'azione risponde sempre un'uguale e contraria reazione". Si noti per altro che questi due caratteri, l'infallibilità cioè e l'uguaglianza allo stimolo, si ritrovano anche in quella reazione che non è contraria a questo; si ritrovano cioè in quella operazione, che la materia intraprende sotto l'eccitamento di una forza esterna.
      3° I fenomeni fisici possono prevedersi infallibilmente, e completamente in ciascun caso particolare.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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