II. DEFINIZIONI. 1° La solidità, la liquidità, la vaporosità, poichè sono condizioni più o meno permanenti, in ciascuna delle quali può ritrovarsi qualunque dei corpi ponderabili, sono chiamate stati dei corpi.
2° L'unirsi strettamente insieme di due o più sostanze, per formarne un'altra dotata di proprietà nuove, à nome combinazione. Si applica talora la denominazione medesima anche al risultato delle combinazioni: dicendosi combinazione sì l'unione dell'idrogeno coll'ossigeno, come l'acqua che ne nasce.
3° Le proprietà, che appartengono a tutti e tre gli stati dei corpi, si domandano proprietà generali dei corpi.
4° Si dicono invece proprietà particolari(11) quelle delle quali si mostra dotato qualche stato solamente.
5° Chiameremo finalmente proprietà singolari quelle che spettano a ciascun corpo elementare, ed alle prime, e più semplici combinazioni.
* III. CONCLUSIONE. Possiamo ora più brevemente replicare quanto abbiamo superiormente esposto, dicendo che lo studio sperimentale dei corpi ponderabili si aggira principalmente intorno agli stati ed alle combinazioni dei corpi; e che abbraccia tre principali trattazioni le quali possono assegnarsi a tre Capi distinti: riportando al Primo le proprietà generali dei corpi, e le leggi del loro passaggio di uno in altro stato; al Secondo le proprietà particolari, e specialmente le caratteristiche dei singoli stati; al Terzo finalmente le proprietà singolari e le leggi delle combinazioni dei corpi. E questa è appunto la ripartizione che seguiremo.
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Chiameremo Capi
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