Comprese che sieno le cose esposte nei due paragrafi precedenti, riesce facile l'indagine delle proprietà dei vapori.
I. DEFINIZIONI. 1° L'attitudine che ànno certi corpi di ristringersi in più breve spazio, sotto una pressione meccanica, viene appellata compressibilità. Si dice sotto una pressione meccanica, per distinguere questo distringimento da quello, che si ottiene per dilatabilità col raffreddare i corpi.
2° La forza che fa un corpo, per rioccupare lo spazio perduto per una pressione meccanica, si denomina elasticità.
3° La facoltà, che mostra qualche corpo, di occupare uno spazio anche maggiore dell'ordinario, empiendo (senza essere riscaldato o aumentare in quantità) qualunque spazio disoccupato gli si presenti, à nome espansività.
II. PROPOSIZIONI. 1° Tutti i vapori sono dilatabili.
Dimostrazione. Giova alla dimostrazione di ciò l'apparato che chiamasi termometro differenziale: il quale (fig. 4.) consiste in un tubetto di vetro, una cui porzione mediana giaccia orizzontalmente, e le due laterali si ripieghino in alto ad angolo retto, e terminino in due bolle chiuse, e parimente di vetro. Prima di chiudere queste sfere cave, si versa nel cannellino tale quantità di olio di vitriuolo tinto in rosso, che sia sufficiente ad empire la parte orizzontale ed una metà circa di ciascuno dei due bracci verticali (ossia tanta che giunga fino alli due zeri).
È naturale che le bolle, e le due porzioni dei bracci verticali non occupate dal liquido, rimangano piene di aria. Ebbene: basta appressare una mano calda, per esempio, alla bolla sinistra, perchè il liquido fuggendo da quel braccio dello strumento (ossia discendendo in b) salga nell'altro (fino ad a). Altrettanto sarebbe per fermo avvenuto, se si fosse approssimato del ghiaccio alla bolla destra.
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