Ritorna opportuno a tale intento l'apparato (fig. 6.) che ci à servito a dimostrare la compressibilità ed elasticità dei vapori. Poniamo che invece di aprire la chiavetta inferiore (F), come si è supposto che si facesse per dimostrare l'elasticità, il recipiente sferico (R), quando contiene l'aria compressa, si sviti dal sottoposto cilindrico (N) e si porti sul piatto di una bilancia. Si potrà facilmente equilibrare questo recipiente con un certo numero di pesi posti sull'altro piatto. Quando ciò si sarà ottenuto, si volga una delle chiavette, allinchè l'aria sia libera a soddisfare alla sua elasticità, uscendo per metà all'aperto; come per mezzo di un sibilo si sente che essa realmente fa. Immediatamente la bilancia trabocca dalla parte dei pesi. E perchè ciò? Perchè dalla parte del vase è diminuito tutto il peso, che compete all'aria uscita di fuori. Viceversa: stabilendo l'equilibrio col recipiente aperto, quindi comprimendovi l'aria un'altra volta (col versare l'idrargiro nel tubo), e poi riportando il recipiente alla bilancia, questa tracolla dalla parte del recipiente; mentre questo, finchè rimane chiuso, contiene una quantità di vapore doppia di quella che contiene quando è aperto. Anzi, se si adoperino successivamente recipienti di capacità duplice, triplice,.... i pesi necessarii a ristabilir l'equilibrio sono il doppio, il triplo,.... dei primieri. L'esperienza riesce con ogni altro vapore. È dunque vera la tesi.
6° Tutti i vapori sono espansivi.
Dimostrazione. Ritorniamo col pensiero al solito apparato, ed imaginiamo che (fig.
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