II. Il così detto pirometro di Daniell è costituito da un cilindro di platino vestito di un tubo di grafite o di argilla cotta. Una sua estremità, come nel pirometro meccanico (fig. 13.), è fissa, e l'altra al dilatarsi, per l'energia del sottoposto fuoco (di cui vuol misurarsi la temperatura), va a mettere in moto una serie di leve a braccia disuguali, e per mezzo di queste fa girare un indice (K), il quale segna così sopra un sottoposto quadrante (e in una estensione ingrandita per le dette leve) le più minute dilatazioni del platino. III. La proprietà sopra esposta (IV. 1°. III), della quale godono i metalli, di dilatarsi disugualmente uno dall'altro, sebbene sieno portati ad un medesimo grado di riscaldamento, à suggerito a Breguet il termometro metallico, intitolato dal suo nome. In quella guisa che un foglio di carta, prima inumidito tutto egualmente e poi riscaldato e quindi prosciugato più in una pagina che nell'altra, si contrae più in quella che in questa, e però s'incartoccia; anche due verghe o liste di due metalli di diversa dilatabilità (per esempio acciaio e ottone) saldate (fig. 14.) insieme, e sottoposte allo stesso raffreddamento o riscaldamento s'incurveranno: di maniera che ad ogni abbassamento di temperatura la concavità (fig. 15.) resterà dalla parte del metallo, più dilatabile cioè dell'ottone; vi rimarrà invece (fig. 16.) la convessità, quando la temperatura s'innalzi al di sopra dell'ordinario. Ciò posto si prendano due listarelle, una di platino ed una di argento, e si saldino insieme con oro; affinchè questo metallo, di dilatabilità media fra quella delle altre due sostanze, impedisca che sotto brusche alterazioni di temperatura, esse liste non si straccino.
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Daniell Breguet
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