Ma questa stessa frattanto è vinta con grande agevolezza per un leggero riscaldamento, ossia con una piccola quantità di calorico. Quante riflessioni non ci sarebbero qui suggerite sulla debolezza dell'uomo, e sulla Potenza del Creatore!
II. Ed ove si ripensi per poco ai vantaggi che derivano da queste proprietà, le quali a prima fronte sembrano oziose; come si può evitare di risentirne una viva impressione di gratitudine verso la Provvidenza Divina? Per non far cenno che della porosità, l'utilità della quale sembra meno palese, chi non rimane sorpreso al sentirsi annunciare la prima volta le conclusioni, a cui da calcoli, fondati sopra accurate osservazioni microscopiche, fu tratto il Leeuwenoek: che cioè sulla cute del corpo umano di mezzana statura sono disseminati non meno di un cinque mila milioni di forellini, o pori insensibili? E che questi non furon già buttati là a casaccio, quasi parti dimenticate; ma ànno bene il loro utilissimo ufficio? Dacchè vi à dei pori, chiamati inalanti, i quali, comunicando colle estremità delle esilissime ramificazioni dei vasi linfatici, trasportano colla circolazione del sangue le particelle, o salubri o insalubri, assorbite vuoi dall'atmosfera, vuoi dalle sostanze medicamentose applicate su qualche parte del corpo. E ve n'à degli altri, che diconsi esalanti, i quali da ogni punto dell'economia animale possono dar esito, per traspirazione cutanea, sensibile o insensibile, a quei due ottavi delle sostanze alimentari, che rimangono dopo i tre, che, secondo gli esperimenti di Seguin e Lavoisier, si perdono per traspirazione pulmonare; e dopo gli altri tre ottavi, che, per le sperienze del pazientissimo padovano Santorio (adattatosi a passare una parte della sua vita sopra una bilancia), soli servono alla nutrizione, e vanno per la maggior parte in escrezione.
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