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      Basti questo esempio per convincerci, che la porosità medesima, nei corpi viventi almeno, non è mica accidentale, nè irregolare; ma è saviamente ordinata, in modo da adempiere a funzioni determinate, e raggiungere fini provvidentissimi per la nutrizione, e per la circolazione dei succhi, degli untori, e del sangue.
     
     
     
      ARTICOLO III
     
      MUTAZIONI DI STATO
     
     
      22. Ebollizione e liquefazione.
      I. DEFINIZIONI. 1° Non può essere ignoto a veruno che un liquido, (per esempio l'acqua) fortemente riscaldato si traduce in bolle di vapore; le quali, sollevandosi violentemente da ogni parte della massa del liquido, escono all'aria, e si diffondono nello spazio circostante. Or questo fenomeno appunto si denomina ebollizione.
      2° Ma il vapore, in che si converte un dato liquido, o è trasparente e perfettamente simile all'aria; e allora viene indicato vuoi col nome generico di vapore senza più, vuoi (più chiaramente) coll'appellativo aeriforme: oppure è men trasparente di quello che esso medesimo possa essere, e, ad onta che salga, o nuoti nell'atmosfera, conserva ciò non ostante certi altri caratteri della liquidità (esempigrazia bagna); e allora si contraddistingue coll'appellazione di vapore vescicolare. Nome derivato da ciò, che esso, in tal caso, si considera come un insieme di tante vescichette o bollicine piccolissime (simili alle bolle di sapone), costituite da una pellicola sferica veramente liquida, ma ripiena o della sostanza stessa in istato decisamente aeriforme, o di aria assai rarefatta e leggiera.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424