Tal fatto nel carbone si chiama distillazione: ed è per mezzo di esso, che si fa il gasse dell'illuminazione. La combustione del legno, dello zolfo e in genere dei corpi solidi combustibili, non à un nome speciale. Ma la combustione è un fenomeno chimico, del quale ci occuperemo nel Capo III della presente Sezione. Adesso invece passiamo alle leggi dell'ebollizione.
2° Relativamente alle quali leggi è utile premettere un'avvertenza. Vedremo a suo luogo, che l'atmosfera esercita una pressione, la quale trattiene l'ebollizione; e che questa pressione medesima è variabile. Or bene: qui supponiamo, che i liquidi bollenti sieno sottoposti o ad una pressione qualunque, ma costante, cioè sempre la stessa; o a quella la quale si considera come normale, e si assume uguale alla pressione, che potrebbe fare una colonna d'idrargiro alta 76 centimetri.
III. PROPOSIZIONI. 1° L'ebollizione non comincia che ad una temperatura determinata, la quale è diversa nei diversi liquidi; ma è sempre la stessa pel liquido medesimo.
Dimostrazione. A convincerci della verità di questa proposizione, non si à a far altro che introdurre dei termometri nell'acqua o in qualsivoglia altro liquido bollente; e si vedrà che l'idrargiro o l'acquarzente sale sempre sullo stesso grado della scala, quando trovasi nel medesimo liquido che sta bollendo: non così se sia immerso in liquori differenti. La quale esperienza, ove sia fatta quando le pressioni, alle quali può andar soggetto il liquido, rimangono stabilmente le medesime, ritorna con tale costanza, che non ci lascia verun dubbio sulla verità della esposta proposizione.
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Capo III Sezione Relativamente
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