Questo passaggio dicesi evaporazione.
2° Certi liquidi come l'etere solforico, l'acquarzente, ed anche l'acqua, sono molto adatti ad evaporare; non così altri, come sarebbero gli olii grassi. E però quelli si chiamano volatili, e questi fissi.
3° Vi sono poi dei corpi solidi, per esempio il ghiaccio, la canfora, l'arsenico, i fiori, i quali evaporano lentamente, senza passare prima visibilmente alla liquidità. Questo genere di vaporazione à nome esalazione: e i vapori, che se ne ottengono, diconsi effluvii.
II. LEGGI. 1° Sebbene l'evaporazione non richieda, come l'ebollizione, una straordinaria temperatura, ciò non ostante essa si accelera col riscaldare sensibilmente il liquido. Infatti prima che il liquido bolla, l'evaporazione si va facendo sempre più rapida, e finalmente si manifesta apertamente con un fremito assai sensibile, e con fumo copioso; il quale ordinariamente non è che vapore vescicolare. E per converso l'evaporazione diviene affatto insensibile, anzi sembra cessare, ove la temperatura di un liquido (specialmente se questo sia fisso) venga ad abbassarsi sotto un certo limite, il quale è vario pei diversi liquidi.
2° L'evaporazione in un dato spazio chiuso non è indefinita. Imperocchè, ponendo un liquido volatile sotto una campana, nei primi momenti l'evaporazione è celere; ma poi questa si rallenta, e finalmente cessa del tutto. Allora si dice che lo spazio è saturo, o che esso è giunto al suo punto di saturazione.
3° Il punto di saturazione s'innalza o si abbassa colla temperatura.
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