Ma il conoscere e valutare umidità dell'aria, quando avvengono certi grandi fenomeni, e quando tentiamo alcune delicate sperienze, ci può essere di grande aiuto per dar ragione di molte varietà di quelli, e per non iscambiare in queste la cagion vera con una sua condizione forse passeggiera ed eccezionale. Or bene: fra i tanti strumenti, destinati a misurare i gradi della umidità di un dato ambiente (che è comunemente l'aria), i più usitati, e però i più interessanti, sono due: il così detto idrometro a capello, ed il psicrometro. Ne daremo una succinta descrizione nei due successivi scolii.
3° L'igrometro a capello, inventato da Saussure, è fondato sulla proprietà, che ànno i capelli, non solo di inzupparsi facilmente come fanno varie altre sostanze (dette perciò igrometriche), ma precisamente di distendersi ed allungarsi per l'umidità, ed invece di accorciarsi nell'aria asciutta. Il capo superiore (fig. 22.) di un capello (c) è fissato ad una pinzetta (a), e può, per mezzo di un braccio metallico (portante la pinzetta medesima e fatto a madrevite) sollevarsi od abbassarsi a piacere: ed il capo inferiore del capello medesimo è ravvolto, e fermato intorno ad una delle due scanalature di una carrucoletta (o). Questa porta un indice, il quale al volgersi della carrucola può scorrere sopra un quadrante; e tiene pur ravvolto all'altra sua scanalatura un filo, che termina con un pesetto (p). Quando l'aria o l'ambiente (qualunque esso sia) si inumidisce, il capello si allunga; allora il peso (p) fa piegare l'indice in basso, cioè verso il 100° della graduazione del sottoposto semicerchio graduato: quando invece l'aria va divenendo alida, il capello si abbrevia, e fa volgere la carrucoletta; e così l'indice sale verso lo 0°.
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Saussure
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