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      Nè fanno opposizione a codesta teorica le nubi parassite, che sembrano dimorare lungamente immobili sopra una montagna. Poichè tale immobilità può essere solo apparente dominando spesso verso la sommità del monte un forte vento, il quale condensa i vapori a mano a mano che s'innalzano dal lato del monte, e poscia ne li allontana dissipandoli in un'atmosfera più calda. Questo asserisce di aver veduto da sè più volte sulle Alpi Saussure.
      3° La guazza si spiega agevolmente. Nei siti umidi, e specialmente in prossimità di laghi, di stagni, di fiumi, ascende molto vapor d'acqua durante il giorno, per l'alta temperatura dell'atmosfera: ma al sopravvenir della notte, o all'abbassarsi della temperatura per qualche causa accidentale, il punto di saturazione dell'aria si abbassa; quindi i vapori si condensano e si riuniscono in piccolissime stille e cadono in pioggia insensibile, sebbene il cielo sia sereno. E questa appunto è la guazza (che i Francesi chiamano serein, e a loro imitazione varii Italiani dicon serena), la quale dà chiara spiegazione della rugiada.
      4° Anche la pioggia è facile a spiegarsi. Diminuendo la temperatura delle nuvole per l'incontro di spazii freddi, le loro molecole si riuniscono, si liquefanno, e formano delle goccie tanto pesanti, che non potendo più sostenersi nell'atmosfera sono obbligate a cadere; e quindi la pioggia. Colla differenza che, se questa condensazione e liquefazione dei vapori si faccia con molta lentezza, si à il fenomeno della pioggerella o spruzzaglia poco dissimile dalla guazza se poi accada assai celeremente ed abbondantemente, succede ciò che chiamasi un acquazzone o un rovescio.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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