I. DEFINIZIONI. Poichč soglionsi distinguere in Fisica quattro principali specie di elasticitą dei solidi, principieremo dal definire i vocaboli adoperati a significarle.
1° Una fettuccia di gomma elastica si stiri per i due suoi estremi. Si allunga in ogni sua parte equabilmente; ed appena si rilascia a sč medesima, si accorcia di nuovo. Questa sua proprietą si chiama elasticitą di tiramento.
2° Fissate stabilmente un capo di un filo di argento, o di lino, o di seta (fig. 24.); e poi girate l'altro capo intorno all'asse del filo. Voi con ciņ venite a torcerlo: e le sue molecule, che fino allora erano disposte in tante fila (AE, BF) rettilinee, si dispongono invece in altrettante (ABCDEF) spire. Ebbene: lasciate a sč stesso il filo, ed esso si storce completamente. Č dunque elastico: e questa sua elasticitą vien detta elasticitą di torsione.
3° Puntate a terra una spada, e premete obliquamente sull'elsa. Se la spada fosse di stagno, si piegherebbe in due linee, e formerebbe un angolo coi lati molto irregolari: invece, se č d'acciaio, s'inarca in una curva assai simmetrica. Cessate dal premere: ed eccola di nuovo rettilinea, per quella sua proprietą, che ą nome elasticitą di inflessione; della quale sono forniti i corpi flessibili, ma sodi.
4° Prendete una palla di gomma elastica, e gettatela con impeto al suolo: essa si trasforma regolarmente assumendo per un momento la figura di cipolla; ma subito ritorna sferica un'altra volta. Questa appellasi elasticitą di percussione.
5° Il primo trasfigurarsi dei corpi elastici, sotto l'urto della percussione, si chiama (specialmente in Fisico-matematica) compressione.
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