Conferma. Si conferma la cosa dal rimbalzar che fanno tutti i corpi duri dopo l'urto, e dal raddoppiarsi in essi quell'effetto, che produce l'urto medesimo nei corpi anelastici. Imperocchè i Matematici non sanno spiegare questo rimbalzo, e questo raddoppiamento di effetto, se non ricorrendo ad un secondo urto proveniente dal trasformarsi, che fa in senso inverso il corpo nella restituzione. Or bene: in tutti questi casi o avviene una diminuzione di volume e condensamento; o un momentaneo trascorrimento, traslazione ed allontanamento delle molecole. Ma la diminuzione di volume sotto la compressione nel marmo, nel vetro, nell'avorio è dimostrata impossibile da tutti i fatti, e segnatamente dalle esperienze di Beudant. Dunque resta vera la trasfigurazione, resa già verosimile da mille analogie.
3° L'elasticità è propria anche dei fluidi.
Dimostrazione. I. Se una goccia d'idrargiro, posta sopra un piano orizzontale, venga premuta alquanto, si schiaccia ed assume la forma di cipolla: ma cessata la pressione, ridiviene sferica. Inoltre, l'acqua, che cade su di un corpo elastico e lo percuote, rimbalza con forza. Non già, che essa si comprima diminuendo di volume, e poi, nel riacquistare il volume perduto, riceva la spinta che la fa risalire: chè a comprimer l'acqua (15. II. 1°) si richiede una forza assai più grande di quella, che si sviluppa pel cadere di una sua goccia da piccola altezza. Ma invece essa, secondo tutte le analogie, si trasfigura regolarmente, e nel riformarsi urta di nuovo il piano, e n'è simultaneamente riurtata; e così risalta o riflette, come qualsivoglia altro corpo elastico.
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Matematici Beudant
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