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      Un tetraedro cogli angoli tagliati in quattro triangoli (fig. 87.) si ripeta il risultato della combinazione di due tetraedri (fig. 86.) uno inverso all'altro.
      3° Agli stessi risultati, ai quali si giunge supponendo i cristalli modificati secondo la legge di simmetria, si giunge ancora colla prolungazione delle facce alterne. Si prenda (fig. 95.), a cagion d'esempio, un ottaedro (abcdmn), e s'intenda prolungata una sua faccia (anb), ne nasce un piano indefinito (gih): poscia si supponga prolungata la faccia (end) alterna alla prima (anb), ne nasce un altro piano, che taglia e limita il primo (gih) colla retta (gnh): quindi si prolunghi un altro triangolo (amd), e se ne ottiene un piano (kgi), che taglia i due antecedenti (nelle rette gk, gi): finalmente, col supporre un piano sulla faccia (bmc) alterna a quest'ultimo triangolo (amd), si ottiene un altro triangolo (kih) limitato dagli antecedenti piani: ed ecco il tetraedro (ghik). Al modo medesimo in un dodecaedro bipiramidale (fig. 96.) si prolunghino le facce alterne colla stessa legge, e si riesce ad un romboedro.
      4° Anche col metodo della sovrapposizione di lamine decrescenti, si giunge ai risultati medesimi. Questo metodo consiste nell'ideare, che su ciascuna faccia (per esempio cedo) di un cristallo (fig. 97.) venga a posarsi prima una lamina di figura simile alla faccia medesima, ma alquanto pių ristretta in ogni senso; poi su questa prima una seconda, parimente pių ristretta della prima in ogni lato; e cosė di sčguito.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424