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      4° Dappoichè dobbiamo qui studiare gli effetti della fluidità nei liquidi in equilibrio, è bene avvertire che l'equilibrio non è una pura quiete. Imperocchè questa può risultare dalla mancanza di ogni stimolo al moto; ma allora non chiamasi equilibrio, essendo questa parola riserbata a significare la quiete, che deriva dal contrasto di più forze elidentisi a vicenda.
      5° Finalmente le forze, le quali sollecitano comunemente i liquidi, sono tanto le pressioni esterne, quanto il peso loro, che produce parimenti una pressione. Or bene; sappiasi che la parola pressione è equivoca: mentre esprime sì una forza continua che si esercita sopra un corpo impedito a muoversi, come l'effetto che produce su questo corpo la forza medesima.
     
      II. COROLLARII. Queste avvertenze sono già sufficienti per farci stabilire qualche corollario importante.
      1° Dunque l'equilibrio di una massa o di una molecola liquida suppone l'equilibrio in ciascuna particella separatamente considerata. Dacchè in un liquido non si può ottenere l'equilibrio, come si ottiene in un solido. Infatti in ciascuno di questi si ritrova un punto (chiamato centro di gravità), cui reso fisso o fermo, il corpo intero è in quiete. Il che avviene perchè non si può muovere una sua particella senza che muovansi tutte le altre. Non così in una massa liquida, nella quale (per lo slegamento ed indipendenza scambievole delle sue molecule) non può sussistere l'equilibrio, senza che sussista in ciascuna sua minima particella indipendentemente dalle altre.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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