Poichè dunque dei tre fattori, che producono la pressione, due (cioè la base, ed il peso specifico) sono uguali; dovrà essere uguale anche il terzo (cioè l'altezza), affinchè le pressioni si bilancino mutuamente.
2° Se in ciascuno di più vasi comunicanti sia contenuto un liquido di peso specifico diverso, i livelli si stabiliranno ad altezze, le quali staranno fra loro in ragione inversa dei pesi specifici medesimi. Imperocchè, la superficie dirimente i due liquidi essendo in questo caso la base o parete comune (su cui premono ambidue), le pressioni loro saranno determinate dai soli prodotti delle altezze per le densità. E però l'uguaglianza delle dette pressioni nascerà dalla compensazione, che si stabilirà fra le maggiori altezze e le minori densità. A cagion d'esempio, se (fig. 155.) in un braccio (m) di un sifone (ABCD) venga versato dell'idrargiro, e nell'altro (n) si mesca dell'acqua; poichè la densità di questa sta alla densità di quello come 1: 13,596, l'altezza del mercurio, cioè la distanza (CD) del suo livello (D) dal piano (BC) dividente i due mezzi, sarà tredici volte e mezzo più breve dell'altezze (A) dell'acqua(42).
41. Leggi della capillarità.
La scorrevolezza delle particelle rende possibili nei liquidi varii altri fenomeni, che sono altrettante eccezioni alle sovra esposte leggi.
I. PROPOSIZIONE. Il livello del liquido nell'interno di un sottilissimo tubo immersovi è curvo, e trovasi ad un'altezza diversa dall'esterno.
Dichiarazione. Secondo le leggi stabilite, immergendo un tubo in un liquido qualunque, questo vi deve (38. II. 2°) ascendere per entro fino al livello del liquido esterno, e la superficie non estesissima del liquido medesimo deve essere un piano.
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