Dimostrazione. Una vescica (fig. 164.) si empia di acqua gommata, o di latte, o di albumina, o di soluzione di zucchero, di un liquido insomma più denso dell'acqua; poi vi s'introduca un lungo tubo di vetro (EFG), ed a questo si leghi ermeticamente la bocca della membrana. Ciò fatto, si tuffi la membrana (BCD) in un recipiente di acqua: dopo qualche tempo si vedrà elevarsi il livello (F) del liquido fino a parecchi decimetri; e se il tubo non sia sufficientemente lungo, il liquido sgorgherà di fuori. Donde apparisce che un poco di acqua è salita nella vescica a traverso la membrana.
Ma l'acqua stessa del recipiente dopo qualche tempo contiene del latte, o dell'albumina,..., insomma un poco di quella sostanza, di cui la vescica è stata riempiuta. Se invece la membrana fosse stata empita di acqua e tuffata in un liquido più denso, si sarebbe abbassato il livello interno, ed innalzato l'esterno. Si noti che il fatto non può ascriversi semplicemente alla capillarità: perchè per questa non accade mai che il liquido si riversi al di fuori. Si avverta inoltre che le due correnti liquide, che qui si stabiliscono, non sono uguali, anzi ciò che entra nel liquido più denso supera quello che ne esce. Dunque ecc.
II. DEFINIZIONI. 1° La corrente che va nel liquido, di cui aumenta il volume, chiamasi endosmosi.
2° Si denomina esosmosi l'altra corrente, la quale esce dal liquido, che aumenta di volume.
3° L'apparato sopra descritto à nome endosmometro.
4° Quando un liquido penetra nei pori di un solido privo di vita, suol dirsi che accade imbibizione.
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