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      Se non che all'avvicendarsi del maggior calore della giornata col minore della notte, i canali ora sono più aperti, ed or più angusti, ed il succo nutritivo quando è spinto a salire ed empirli, e quando a ricadere con incessante circolazione.
      III. Non altrimenti negli animali inferiori, che ànno un tessuto esclusivamente cellulare. Nei superiori invece, che ànno anche fibre e vasi, interviene l'assorbimento favorito dal calore, dalla traspirazione, e dalle sottrazioni sanguigne. Ma assai più sorprendente e misterioso è il magistero, che in questi presiede alla circolazione del sangue. Su tutte le parti del corpo sono disseminati de' tubetti capillari, i quali si muniscono prima in altri meno angusti e numerosi, e poi in altri ancora più ampii e minori in numero; finchè tutti quelli, che vengono dal capo e dalle parti superiori al cuore, vanno a terminare in un solo condotto chiamato vena cava superiore, e in un altro, detto vena cava inferiore, metton capo tutti quegli altri che derivano dalle parti inferiori. Queste due vene s'innestano all'orecchietta destra del cuore, e vi versano il sangue, che per tutte le sopra nominate ramificazioni, le quali chiamansi parimenti vene, è stato raccolto da ogni parte del corpo. Nel feto, racchiuso nell'utero materno, e impossibilitato a respirare, questo sangue dall'orecchietta destra passa subito nella sinistra per un foro, che poi si chiude, quando il neonato comincia a respirare. Ma da tal momento in poi il sangue chiamato venoso, che è di un colore nerastro ed incapace di mantener la vita, discende per un foro nel ventricolo destro; quindi per le contrazioni di quest'ultimo non potendo ritornare nell'orecchietta, perchè una valvula gliene impedisce il passaggio, è spinto su per l'arteria, che imbocca nella parte superiore del ventricolo stesso.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424