Dacchè gli alimenti tritati dai denti, ed impastati colla saliva discendono giù per l'esofago allo stomaco; ed ivi per l'azione dei succhi gastrici formano un pastone chiamato chimo. Il chimo discende quindi nell'intestino, cui dicon tenue; ed ivi viene imbevuto di bile e di sugo pancreatico, e però cangiasi in un liquido biancastro, denominato chilo, simile al latte. Ma poichè l'intestino è rivestito dei vasi detti chiliferi sparsi sul mesenterio, e questi mettono tutti ad un condotto nominato il canale toracico, e tal condotto s'innesta sull'arteria succlavia sinistra; così è che qui viene gettato il liquido nutritivo. Per la qual cosa quando il sangue è per ripartirsi nelle arterie incontra il chilo, vi si associa, e prendendo allora il nome di sangue arterioso va a spargersi in tutte le ramificazioni delle arterie, ed introducendosi in tubetti sempre più fini, s'intromette finalmente intutte le parti del corpo, e le alimenta. Spetta poi agli organi secretorii segregare e mandare alla loro destinazione quelle sostanze, che debbono servire a tale o tale ufficio.
IV. In tutti questi movimenti chi non ravvisa una grandezza, che colpisce lo spirito, che gli fa sentire i limiti dell'intendimento umano, e che gli ispira una profonda ammirazione per la suprema intelligenza del suo divino Creatore? Chi quindi non si sente, direi quasi, sospinto a gittarsi colla fronte sul suolo per adorare un Essere così potente? Chi non impara da ciò a valutare la bontà immensa del grande Iddio, che si è degnato ammetterci alla gloria di poterlo servire, e di poterlo perfino amare?
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Creatore Essere Iddio
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