1a stato dimostrato che l'aria è dotata di espansività, ed è fluida; e che però, tendendo ad espandersi in ogni senso, deve far violenza su tutti i corpi, coi quali si ritrova in contatto, per occupare il loro posto. Abbiamo veduto testè due effetti di questa forza negli esperimenti della vescica e della fontana nel vuoto; e però la prima parte dell'argomento potrebbe dirsi sufficientemente dimostrata. Ma per persuaderci anche meglio di tal verità, e per imparare a conoscere quanta sia l'energia di questa pressione, la quale comunemente non ci si manifesta, sarà utile aggiungere qui altri tre fatti assai convincenti.
I. Si collochi (fig. 181.) sul piatto (PP') della macchina pneumatica un cilindro (CC') di vetro, chiuso superiormente con una sottil membrana (MM'). Quando, col mettere in giuoco gli stantuffi si dirada l'aria dentro il cilindro, la membrana s'incurva e finalmente si spezza.
II. Poniamo che il vase medesimo abbia una bocca (MM') ristretta, si chiama allora ceppo filosofico. Perchè chiusane colla palma della mano l'apertura superiore, appena si principia a rarefar l'aria colla macchina, la mano aderisce sul vaso; e, quando l'aria sia diradata a un certo segno, non è più possibile distaccarnela. Con questo sperimento ognuno può sentire da sè la forza, che fa l'aria per espandersi.
III. S'invita (fig. 183.) sull'estremo (O) del canale della macchina medesima uno (E) dei due così detti emisferi di Magdeburgo, e vi si posa sopra l'altro (È); e poscia si effettua dentr'essi la rarefazione dell'aria.
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Magdeburgo
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