Uscita questa, le pressioni sono uguali. II. Chiuso quel beccuccio (b) ed aperto il superiore (a), l'acqua non scola, ma entra un poco d'aria; la quale, salendo (in k) al cielo del vase, sospinge l'acqua nel cannellino fino al livello (pd) del beccuccio stesso. Questo è il caso inverso dell'antecedente. Le due pressioni atmosferiche (in a ed in e) si bilanciano; ma sotto al beccuccio (a) vi è una colonna d'acqua (po), la quale non può essere equilibrata che da un'altra uguale colonna (de), che sale nel cannello. III. S'apra finalmente il beccuccio inferiore (e) dopo aver chiuso il superiore, e se ne avrà un getto costante. Dacchè, sebbene sia vero che coll'uscire dell'acqua dal recipiente si abbassa in questo il livello, e quindi la colonna liquida premente sull'orifizio di scolo è sempre più breve; tuttavolta in ciascun istante, quanto è il volume di acqua che esce, altrettanto è quello dell'aria che entra pel cannellino (gl) e sale a gallozzole, fino al cielo del recipiente. Ora quest'aria soffre ed esercita la pressione stessa che faceva innanzi l'acqua, a cui essa si è sostituita: e però il liquore deve uscire con uniforme velocità.
5° Anche il fenomeno delle trombe di mare riceve la sua spiegazione dalla teorica della pressione atmosferica. Infatti l'aria, che s'avvolge intorno ad una linea verticale, come accade nei turbini, deve, per la forza centrifuga (19. III. 3a) concomitante questo impetuoso ravvolgimento, formare come un tubo vuoto, le cui pareti saranno costituite da aria condensata.
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