Questo spazio (CM) si prenda per unità. Dopo ciò si sollevi il tubo così che il mercurio allontanandosi dal cielo (C) della canna lasci occupare all'aria uno spazio doppio dell'antecedente: ma intanto dalI'annessa scala risulta che il mercurio nel tubo si eleva su quello del vase di circa 38 centimetri, e più precisamente, di una mezza colonna barometrica contemporanea. Il che significa che la pressione, a cui è sottoposta l'aria, ossia quella che essa medesima esercita per espansività, non è che di mezza atmosfera: poichè l'altra metà della pressione esterna atmosferica è sostenuta dall'idrargiro. Ove da capo ci piacesse di rialzare ancora il tubo tanto che l'aria occupasse uno spazio triplice del primiero, l'idrargiro mostrerebbe una differenza fra i due livelli di quasi 0",51; e ciò significherebbe che l'aria non sostiene più che il terzo della pressione atmosferica. Siccome poi l'esperienza riesce ugualmente anche quando nella canna (BC) sia stato sostituito all'aria un altro vapore o gasse di qualunque sorta; e d'altra parte al di là di un certo numero di pressioni non riesce più; così resta dimostrato l'assunto.
II. SCOLIO. Su questa legge sono fondati certi strumenti chiamati manometri(47), i quali servono a valutare le pressioni esercitate dai vapori costituiti in varii gradi di condensazione o di rarefazione.
51. Spiegazione delle espansività dell'aria.
È tempo oramai di dimostrare ciò che abbiamo più volte asserito, che cioè:
I. PROPOSIZIONE. La espansività non è che un caso di elasticità.
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