II. COROLLARI. 1° Il peso specifico degli aeriformi è quello che loro compete sotto una costante pressione atmosferica. Infatti ogni fluido elastico è ordinariamente più denso di quello che sarebbe, se fosse sottratto alla pressione dell'aria; e tanto più denso, quanto esso è forse per se più compressibile. Quindi è che, quando si parla del peso specifico degli aeriformi, s'intende, per convenzione, che essi si trovino sottoposti alla pressione che fa l'aria al livello del mare; la quale si sa essere uguale a quella di una colonna di mercurio alta 28 pollici.
2° Non esiste una forza espansiva. Potendosi il fatto dell'espansione dei fluidi elastici spiegare felicemente colla forza di elasticità, non è lecito ammettere un'altra forza, che lo produca; secondo il noto canone: - Non plures admittendae sunt causae, quam quae verae sunt, et explicandis phoenomenis sufficiunt. - E però forza elastica e forza espansiva sono due nomi di una medesima potenza.
52. Leggi dei miscugli degli aeriformi.
Fin qui abbiamo parlato dell'elasticità considerata in ciascun aeriforme separatamente; ora conviene considerarla nel caso, in cui più vapori si uniscano insieme, od uno di essi si mesca a qualche liquido.
I. DEFINIZIONE. Chiamasi miscuglio l'unione tutta omogenea, cioè uniforme, di più fluidi; i quali non sono atti a combinarsi insieme per formare un composto, vale a dire un corpo dotato di proprietà totalmente differenti da quelle dei componenti.
II. LEGGI. 1° I fluidi elastici tendono a mescolarsi insieme.
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