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      In una parola le variazioni barometriche vanno in senso inverso alle termometriche.
      II. E così dev'essere. Perocchè quando una regione dell'atmosfera si riscalda più delle vicine, l'aria di quella regione si trova più dilatata e per conseguenza più alleggerita della sua prossima, e perciò ascende in più alte regioni. Parimente, se restando ferma la temperatura di una data regione, si raffredda l'aria circostante; questa si addensa, e si ristringe in sè medesima, e quella invadendo lo spazio abbandonato da questa si dirada ed alleggerisce. Nell'uno e nell'altro caso la pressione atmosferica, e con essa l'altezza barometrica dee diminuire.
      2° Di regola generale colla diminuzione accidentale della pressione atmosferica s'associa il tempo piovoso o temporalesco; coll'aumento invece della pressione medesima va unito il tempo asciutto e sereno. Dappoichè, come risulta da un gran numero di fatti, in ogni clima vi è una certa altezza (diversa pei diversi climi), a cui tenendosi per un certo tempo il barometro, si avvicenda il bel tempo alla pioggia; ma ad un'altezza maggiore risponde ordinariamente un tempo stabile, bello ed asciutto; ad altezze minori invece si associano piogge, venti, e temporale.
     
      III. COROLLARIO. Dunque le variazioni periodiche della pressione atmosferica provengono dalle variazioni della temperatura.
     
      IV. SCOLII. 1° Non è di questo luogo esaminare come e perchè siavi un nesso fra i cambiamenti di tempo e le variazioni accidentali della pressione atmosferica: chè troppe cagioni vengono in questo fatto a sovrapporsi, perchè si possa ritenere tal nesso come affatto invariabile; nè sono abbastanza note tutte le perturbazioni per poterne eliminare i risultati.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424