ARTICOLO I
CORPI SEMPLICI
56. Nozioni preliminari.
Prima d'ogni altra cosa è necessario determinare alcune nozioni fondamentali in Chimica, e i termini tecnici usati a rappresentarle.
I. DEFINIZIONI. 1° Si dice chimicamente semplice, ed anche elementare un corpo il quale, sebbene sia costituito di più sostanze distinte, non è per altro un misto di sostanze ponderabili di specie diversa; ma è invece perfettamente omogeneo.
2° L'unirsi intimamente di due o più sostanze ponderabili, semplici o composte, a costituire un corpicciuolo o molecula, in un certo senso omogenea, ma dotata di proprietà affatto diverse da quelle dei componenti, chiamasi combinazione chimica; ed anche (specialmente poi se tale unione sia stata artificialmente stimolata) sintesi.
3° Il separarsi di due sostanze, che erano combinate insieme, si denomina decomposizione, ed ancora (in ispecie se sia artificiale) analisi.
4° Il corpo, che risulta da una combinazione, suol dirsi composto chimico, od anche una combinazione.
5° Ma, se il composto sia formato di metalli, è chiamato lega.
6° Ed ove uno dei metalli della lega sia l'idrargiro, il composto vien denominato amalgama.
7° La forza, che unisce e combina i corpi, si dice forza di composizione, ed anche affinità; ma per distinguerla dall'affinità (28. I), che unisce ordinariamente i corpi omogenei e fa i solidi, le si dà l'epiteto di eterogenea.
8° Si chiamano metalli certi corpi semplici, i quali, come l'oro, l'argento, il rame, sono opachi, molto pesanti, non solubili nell'acqua, ma fusibili, e riscaldati in una parte, facilmente si riscaldano nelle altre, spezzati irregolarmente gettano qua e là sprazzi di luce, levigati e compressi con un brunitoio di agata divengono lucenti come specchi.
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Chimica
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