Ma gli ossidi che contengono meno O del protossido chiamansi ossiduli, o subossidi; come è chiamato subacido quello, in cui ritrovasi la minor dose del -°.
10° Quanto ai composti inorganici, che risultano da tre elementi, poichè questi ànno un componente binario, coi nomi dei due elementi più -i si fa un nesso escente in uro, e vi si aggiunge in genitivo il nome dell'altro; per esempio iodosolfuro d'arsenico vuol dire un composto di solfuro d'arsenico con iodio.
11° Si noti che nei corpi organici la regola fondamentale della nomenclatura chimica, proposta nel 1782 da Guyton-Morveau, la quale consiste nell'indicare i composti col nesso del nome dei componenti, non suole osservarsi; ma ve n'à un'altra, che vale per le combinazioni di tre e quattro elementi, ed è diversa secondo che il composto è un acido, o una base, o un indifferente. Nel primo caso il composto si chiama dal nome della sostanza animale o vegetale, da cui è tratto, dandogli la desinenza in ico, e premettendovi la parola acido. Però diciamo acido citrico l'acido estratto dal limone, gallico quello che ottiensi dalle noci di galla, e lattico quello tratto dal latte. Nel secondo caso il nome del composto viene desunto il più delle volte da qualche sua proprietà, o dalla pianta, o dall'animale, o dall'organo particolare in cui ritrovasi, e si fa uscire in ina. Perciò siamo soliti di chiamare morfina la sostanza estratta dall'oppio, chinina quella che traesi dalla china, cholesterina la base che si ricava dalla bile degli animali.
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Guyton-Morveau
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