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      Nei laboratorii per altro si estrae l'O puro dal clorato di potassa. Questo si mette (fig. 211.) in un fiasco (S) a collo piegato in giù detto storta, e quando si scalda con una lampada (L) ad acquarzente, si decompone, e cede tutto l'O sì della base, che dell'acido, riducendosi ad un cloruro di K.
      9° Ai caratteri, che abbiamo già dati dell'O, e che erano sufficienti a definirlo, possiamo ora aggiungerne altri. L'O Si combina a tutti i semplici formando con essi o degli ossidi o degli acidi; respirato puro irrita i bronchi ed il polmone, e rende troppo attiva la circolazione del sangue; brucia, consuma rapidamente, e divide in vivacissime faville un cilindretto di carbone, il quale acceso in un sol punto vi sia immerso dentro; allo stesso modo fa bruciare e fonde in palline di ossido infuocate una sottile spirale di acciaio, che porti alla sua estremità un pezzetto d'esca accesa; accende il fosforo di una luce sì viva, che l'occhio non ne può sopportare il bagliore. L'acqua alla temperatura ordinaria è capace di sciogliere dell'O per 46 millesimi del suo volume; ma non si è ancora trovato il modo di liquefare l'O puro.
     
      62. Idrogene, sue combinazioni, ed acqua.
      Venendo ora a trattare particolarmente dell'H, ossia del generatore dell'acqua, converrà che diciamo pur qualche cosa anche di questa.
     
      I. PROPOSIZIONE. L'acqua è una combinazione di una unità di O, e d'un ottavo in peso, oppure di due unità in volume, di H.
      Dimostrazione. Facendo ardere l'H in una campana piena di O puro e secco si forma l'acqua; e però questa è veramente una combinazione di H e di O, come dimostrarono dapprima Cavendish, Priestley, e poi anche Lavoisier.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





Cavendish Priestley Lavoisier