2° Ma talvolta avviene che un corpo fiorisca assorbendo l'umidità dell'aria; come fa il solfato di soda fuso, e in generale tutti quei corpi cristallizzati e fusi, che ànno affinità per l'acqua, e formano con questa combinazioni non deliquescenti.
3° Dopo aver trattato dell'acqua vuoi semplice, vuoi ossigenata, cioè delle due combinazioni dell'O coll'H, veniamo a dire qualche cosa in particolare del leggerissimo de' corpi, ed in prima del modo di farlo svolgere. Essendo l'acqua un grande ricettacolo d'H, è naturalissimo che questo aeriforme debba estrarsi da essa. Ma non si può scaldandola, come si ottiene l'O scaldando l'ossido di Hg, o il perossido di Mn, o il clorato di potassa. Conviene invece trattare l'acqua con qualche sostanza, la quale abbia grande affinità per l'O; affinchè questo unendovisi lasci libero l'H. Un frammento di K o di Na, introdotto in una campana piena d'acqua, sale, e sviluppando intorno a sè un'infinità di piccole bolle, che vanno a riunirsi al cielo della campana, svanisce. Or perchè ciò? Il metallo si è combinato coll'O dell'acqua, formando un ossido, che si è disciolto nel liquido, e l'H è rimasto isolato. L'analogo sarebbe avvenuto, se il vapore (fig. 215.), svolgentesi da un matraccio (S) di acqua bollente, si fosse fatto passare per un fascetto di fili di ferro chiusi in una canna (AB) di porcellana, e portati al calore rosso per mezzo di un fornello (F) così detto a riverbero. Ma più comunemente si adopera Zn molto diviso, immerso in una soluzione di acido solforico ed acqua.
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