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      2° Ma sebbene possa dirsi, che un miscuglio di circa 4 volumi di Az, ed 1 di O sia propriamente aria; ciò non pertanto quella, che costituisce l'atmosfera, racchiude ancora qualche altra sostanza. I corpi deliquescenti si liquefanno, ed aumentano di peso al contatto dell'aria atmosferica: in questa dunque rinviensi dell'acqua. Inoltre l'acqua di calce esposta all'azione dell'atmosfera si ricuopre di un sottilissimo strato di una materia bianca e solida, che raccolta mostra i caratteri del carbonato di calce, formatosi per la combinazione dell'idrato di calce coll'acido carbonico, il quale dee dunque ritrovarsi nell'atmosfera. Sperienze diligentissime ànno provato, che la quantità di acido carbonico, contenuta nell'aria atmosferica, è varia fra i 4 ed i 6 decimillesimi; quella poi del vapor d'acqua divaria fra confini anche più estesi. Inoltre l'aria dell'atmosfera contiene alcuni altri vapori, provenienti dalle decomposizioni delle materie vegetali, ed animali, ed in basso anche delle polveri, che vengono poi trascinate a terra dalle piogge e dalla neve.
      3° Priestley e Lavoisier ànno provato come l'aria espirata dagli animali contenga assai più acido carbonico che la inspirata. Ogni combustibile non è in fine che il carbonato, il quale combinandosi all'O dà nascimento ad acqua, e ad acido carbonico. La putrefazione, e la fermentazione, che la precede, non sono che decomposizioni, donde parimenti à origine acido carbonico. Or se così è, come va che dopo tanti secoli l'acido carbonico non si è completamente sostituito all'aria?


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





Priestley Lavoisier