E merita di esser notato che le soluzioni degli ossidi di Hg, di Au, di Ag, di Pl possono tirarsi a siccità, senza che svolgasi l'ammoniaca; ed i residui pulverulenti, che si ottengono, col calore o con leggiero attrito esplodono; e però diconsi polveri fulminanti. Cogli ossiacidi l'ammoniaca fa dei sali, dai quali non può togliersi l'equivalente d'acqua, che sempre contengono, senza cangiarli in un altro composto. Perciò l'ammoniaca basica può rappresentarsi colla formula H3N+HO=H4NO, e suole al presente considerarsi come un ossido del radicale H4N, non ancora isolato, cui chiamano ammonio, e riguardano come un metallo; perchè, come accade pei soli metalli, la sua combinazione coll'Hg à lo splendore metallico. In questa ipotesi il cloroidrato di ammoniaca, cioè H3N,HCl non sarebbe che un cloruro d'ammonio, ossia H4N,Cl. Ma i moderni Chimici, per ispiegare certe reazioni dell'ammoniaca colle sostanze organiche, amano di ammettere un altro radicale ipotetico H2N, e lo nomano amidio.
8° Già abbiamo veduto, che il N si ottiene col togliere all'aria l'O per mezzo della combustione del Ph. Ma l'aria contiene anche dell'acido carbonico, e del vapor d'acqua; e però quello dee togliersi colla potassa, e questo col cloruro di Ca. Può trarsi ancora il N purissimo dall'ammoniaca. Si mette (fig. 220.) in un matraccio (S) un miscuglio di perossido di Mn, e d'acido cloridrico; ed il matraccio si congiunge per mezzo di un tubo (PD) con una bottiglia (G) a tre colli contenente gasse ammoniaco sciolto nell'acqua, e comunicante pel tubo adducitore (A) colla campana (K) ripiena d'acqua.
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